L'attrice Amelia Renzi, che recita a Mantova nel 1853, conta tra i suoi ammiratori il conte Zimmer, alto funzionario degli occupanti austriaci. Il padre di Amelia è un patriota cospiratore. Nonostante il buon proposito di esaltare uno dei periodi più luminosi del Risorgimento (i clandestini della "Giovine Italia"), il film è prolisso e retorico.
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